FEBBRE

Una delle cose che più di ogni altra spaventa i genitori è l'innalzamento della temperatura corporea del proprio bimbo. Le paure sono tante: convulsioni, meningiti, e così via.

Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.

Negli esseri umani la temperatura normale è comunemente considerata di 36,8 °C, con una certa variabilità individuale (di circa ±0.4 °C). Oltre alla variabilità individuale bisogna anche tenere conto che la temperatura corporea si modifica normalmente durante il giorno, con il livello più basso il mattino alle 4 e col più alto la sera alle 18. Inoltre possono intervenire altri fattori come la digestione, l'attività fisica e la temperatura dell'ambiente esterno (il bambino risente più dell'adulto degli ambienti troppo caldi).

Che cos'è la febbre?

La febbre è una risposta fisiologica dell'organismo a stimoli endogeni o esogeni caratterizzata dalla elevazione della temperatura corporea al di sopra del valore considerato normale.

A seconda del valore della febbre (misurazione ascellare) questa può essere classificata in vari modi:

sub febbrile 37 - 37,5°

febbricola 37,6 - 37,9°

febbre moderata 38 - 38,9°

febbre elevata 39 - 39,9°

iperpiressia oltre i 40°

Come si misura la febbre?

La febbre deve essere accertata e misurata col termometro; non è sufficiente basarsi sulla percezione che il bambino sia più o meno caldo.
I termometri maggiormente consigliati sono due:

1 - di vetro (pediatrico)

E' una sottile colonnina graduata di vetro contenente un liquido (non più, per legge, mercurio).
Può essere impiegato sia per la misurazione rettale che per quella ascellare.
E' molto preciso e abbastanza veloce, ma non sempre è di facile lettura e, non essendo infrangibile, può rompersi. Per questo motivo, soprattutto nel bambino piccolo, è consigliabile acquistare un modello "di sicurezza", con rivestimento plastico nella zona più delicata (compresa tra il bulbo e la colonnina), per evitare, in caso di rottura accidentale, di ferire il bambino.

2 - digitale

Può essere utilizzato, come il precedente, sia per la misurazione ascellare che rettale. I modelli per la misurazione rettale presentano un'asta morbida, meno traumatica.
Quando si avverte un segnale acustico, sul display compare la temperatura del bambino.
E' veloce, preciso (se posizionato correttamente), sicuro e resistente, anche in caso di caduta.

Gli altri termometri presenti in commercio (auricolare, cutaneo, etc) sono più costosi e non sempre precisi.

Dove si misura la temperatura?

Nel bambino al di sotto di due anni si preferisce la misurazione rettale; per il bambino più grandicello va bene quella ascellare.

Come procedere?

Per la misurazione "nel culetto":

Mettete il bambino sdraiato sulla schiena, flettendone le gambe sull'addome e tenendole bloccate con una mano all'altezza delle caviglie; oppure a pancia sotto o sul fianco

Inserite con delicatezza nell'ano il bulbo del termometro (cioè la parte più sottile), per circa 2 cm.

Accostate i glutei affinchè rimangano ben chiusi.

Mantenete il bambino ben fermo per tutta la durata della misurazione (1-2 minuti)

Alla temperatura risultante va sottratto mezzo grado: se il termometro evidenzia 38° la temperatura reale sarà 37,5°.

Per la misurazione ascellare:

Badate che la pelle dell'ascella sia bene asciutta

Posizionate il termometro in verticale, con il bulbo nel cavo ascellare (e non in orizzontale, col rischio che il bulbo scivoli fuori).

Tenete con forza il braccio del bambino accostato alla parete laterale del torace per 3 minuti circa

La temperatura risultante da questa misurazione sarà quella reale

La febbre non va vissuta come un evento del tutto negativo. L'aumento della temperatura infatti accresce i poteri di difesa dell'organismo, crea una condizione sfavorevole per i germi i quali con temperature superiori a 37°C cominciano a morire. Per tale motivo non è mai corretto fare abbassare subito la temperatura corporea al bambino. E' buona norma affidarsi alle condizioni cliniche del bambino piuttosto che al termometro. Se, ad esempio, vedete che il bimbo mangia regolarmente, non sembra particolarmente sofferente, è abbastanza vivace non fate nulla anche se il termometro indica più di 38°C. 

Le convulsioni febbrili: possono manifestarsi nel momento in cui si verifica un brusco e improvviso aumento di temperatura, interessano meno del 10% dei bambini dai 6 mesi ai 6 anni. Il tutto insorge e si risolve in pochi minuti

La febbre può causare la meningite?:Assolutamente no. Può essere vero invece il contrario il bambino che ha la meningite può avere febbre anche molto alta. La causa della meningite, cioè 1'infiammazione delle meningi, le membrane che ricoprono il cervello, non è la febbre ma il virus o il batterio che la provocano. Come già detto la febbre è sempre e solo un sintomo della malattia.

Cosa si deve fare:

CAMERETTA: Assicurarsi che sia ben arieggiata e che la tempe­ratura non sia al di sopra dei 20-22°C; spostare il lettino se si trova vicino a una fonte di calore (calorifero, stufa ecc.); se 1'aria fosse particolarmente secca, utilizzare un umidificatore.

IGIENE: Il bambino con la febbre suda più del solito, quindi va lavato. Non bisogna rinunciare nem­meno al bagnetto, a patto di evitare brusche variazioni di temperatura: se il piccolo ha 39°C di febbre, 1'acqua deve essere intorno ai 38°C.

PEDIATRA: Va chiamato immediatamente solo se: il bambino ha meno di tre mesi; la febbre è molto elevata e non si abbassa con 1'antipiretico; il bambino mostra segni di malessere (es. difficoltà respiratoria) o insofferenza (es. piange inconsolabilmente ogni volta che lo si tocca); si verifica una convulsione febbrile.

SPUGNATURE: In caso di febbre molto elevata, i massaggi su tutto il corpo con spugna o pezzuole di cotone im­bevute di acqua tiepida sono un utile rimedio per favorire la dispersione di calore (NON USARE MAI ALCOOL).

LIQUIDI: In caso di febbre, è molto impor­tante reintegrare i liquidi persi per la maggiore traspirazione cutanea: quindi acqua, tisane, succhi o spremute poco zuccherate vanno benissimo.

FARMACI: usare gli antipiretici (esclusivamente paracetamolo o ibuprofene) solo se il vostro bambino è molto infastidito dalla febbre

PARACETAMOLO: Acetamol, efferalgan, tachipirina (gocce, sciroppi, supposte).

IBUPROFENE: fluibron febbre e dolore, moment kid, nurofen, etc. (sciroppi)

PREFERIRE SEMPRE LA SOMMINISTRAZIONE ORALE (gocce o sciroppi)

Cosa non si deve fare

ALIMENTAZIONE: Non costringere il bambino a mangiare controvoglia, ma lasciare che si autoregoli come sem­pre. Solitamente gli alimenti freschi sono i più graditi (sempre che non ci siano controindicazioni intestinali).

FARMACI: Non usare medicinali (oltre gli antifebbrili) prima di aver consultato il pediatra; e attenersi alle dosi e alle modalità di somministrazione consigliate.

INDUMENTI: Non coprire troppo il bambino con la febbre. La traspirazione del corpo, e quindi la dispersione di calore, possono avvenire solo se, al contrario, si riduce il numero di coperte o di indumenti.

MISURAZIONE TEMPERATURA: Non tormentare continuamente il bambino con il termometro. Sicuramente la febbre va misurata al primo risveglio e verso sera (lontano dai pasti). E ovviamente quando ci si accorge che il piccolo scotta.

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